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L’alluce valgo è la deformità che più frequentemente riscontriamo nell’ispezione dell’avampiede.
Si caratterizza per una deviazione del primo raggio del piede (sia del primo metatarso che del primo dito del piede) ed è molto comune nel sesso femminile.
In molte occasioni questa patologia non può essere considerata come una singola entità in quanto è accompagnata da una serie di deformità come dita a martello, lussazioni metatarso falangica, quinto dito varo, ecc. che trasformano il piede in una struttura molto più complessa di quel che si pensi.
In letteratura esistono più di 200 tecniche chirurgiche per il suo trattamento e tuttavia nei congressi e tra noi specialisti del piede rappresenta tema di discussione e confronto, capire quale sia la tecnica chirurgica migliore da utilizzare.
Non esiste una tecnica standard per tutte le deformità dell’alluce ma a seconda della gravità e complessità bisogna accuratamente scegliere la tecnica più idonea.
Grazie anche ai progressi nel campo chirurgico così come all’utilizzo di materiali di osteosintesi sempre più compatibili e disegnati per l’anatomia del piede riusciamo con approcci minivasivi ad ottenere ottimi risultati nel controllo del dolore e nel recupero postoperatorio del nostro paziente rispetto alle tecniche standard.
Il dolore ed il gonfiore che si localizzano a livello mediale dell’alluce sono la causa più frequente di visita ambulatoriale, ma è fondamentale realizzare una valutazione globale dell’avampiede e qui mi piace ricordare una famosa frase di un grande Maestro della chirurgia del piede e caviglia, Prof. Viladot che diceva “nella chirurgia dell’alluce valgo, in certe occasioni, il meno importante è l’alluce valgo” proprio per marcare l’idea che il piede va studiato e corretto chirurgicamente nella sua totalità quando necessario.
Un principale problema causato dall’alluce valgo è la difficoltà nel trovare la calzatura adeguata in quanto la deformità dell’avampiede può provocare un dolore intenso se si indossano scarpe basse, scarpe a pianta stretta o rigide, così come tacchi a punta.
Si consiglia quindi una calzatura comoda con pianta larga.
Il dolore e il progressivo aumento della deformità, a cui abbiamo già fatto riferimento, costituiscono le principali indicazioni del trattamento chirurgico.